La Storia di una bambina cambogiana dell’alta società.

Nina: “Teacher sei cosi divertente! Mmm!!!”,  tappandosi le orecchie.
 Non riesco a concentrarmi. Sento mio fratello che suona la batteria. Teacher per favore, quando siamo quasi alla fine della lezione, possiamo controllare quando lui finisce? Perché se io finisco per seconda è un disastro, se finisco prima sono salva.”
IO: “Nina, ma tu per me sei prima comunque. Chi finisce prima la lezione non vuol dire che abbia fatto meglio. Un’ora di lezione, è una ora di lezione. È uguale per tutti.”
Nina: “Teacher lo sai che mio fratello sa suonare questa canzone con la batteria?”
IO: “Si Nina, ma lui sa suonare il pianoforte? Chi è nella tua famiglia che sa suonare il pianoforte?”
Nina mi guarida con quei suoi occhi grandi e le sue guance paffute. Poi alza gli occhi la cielo e puntando su con il suo divino, cerca di distrarmi dicendo:
Nina: “Teacher possiamo suonare adesso, abbiamo parlato troppo.
IO: ” No Nina, prima dimmi chi è che suona il pianoforte nella tua famiglia.
Nina: “Teacher che nota è questa. A che punto della canzone sono? Sono confusa.”
Nina si mette la testa fra le mani e fa un espressione completamente smarrita.
IO: “Nina, per favore, rispondi alla mia domanda. Chi è la più brava in famiglia a suonare il piano?”
Nina ci pensa un po’stringe le spalle, si fa piccola piccola e puntando gli occhi al cielo, risponde con tono sconsolato.
Nina: ” ……. me teacher.
IO: ” Oooohhh yes, sei tu.”
Nina: …..ma è strano, non so….”
Nina tira un sospirone, come per cercare di liberarsi, ma anche per spiegare qualcosa che per lei è veramente complicato da esprimere, perché non lo ha compreso nemmeno lei.
Nina: “Non so… perchè lei fa così … sotto, sopra, quello, quel altro trutatata e insomma fa rdytfjuhbj.”
Nina emette suoni incomprensibili, sfogandosi come può, alternati a mezzi sospiri e apnee. Mi fa una tenerezza. Non mollo la conversazione e dico:
“Non capisco molto bene Nina, prova a spiegarti meglio.”
Nina: “Teacher lei (la mamma) è sempre solo con mio fratello, pensa a lui e spende il tempo solo con lui, non so perchè si comporta così in modo strano. Io cerco di fare di tutto per attirarla, faccio la brava, faccio i compiti, faccio di tutto per essere…….”
Mi spalanca un sorriso e mi fa la faccia più carina che può, mettendo in mostra i suoi occhi dolci, e le sue gote paffute. Sfido chiunque a non sciogliersi difronte a un faccino simile.
Poi con la faccia perplessa continua:
“Ma,….. non so….anche quando ero più piccola a me non mi piaceva giocare con l’ Ipod. Io preferivo i giocattoli! Ma la mia mamma non era contenta, non so perché. Mio fratello usava solo l’ ipod e la mamma era contenta di lui. A volte voglio giocare con i miei giochi e chiamo mio fratello per giocare insieme, ma lui è sempre davanti alla televisione e mi urla di non disturbarlo.”
Fa il gesto di mettersi le manine nei capelli,  disperata.
IO: “Nina, chi non guarda troppa televisione e non gioca solo con l’ Ipod, perchè preferisce fare più cose differenti, usare la fantasia e l’immaginazione è qualcuno di speciale. Qualcuno a cui piacciono cose differenti. Forse l’Ipod a te annoia.  L’immaginazione e la fantasia stanno alla base delle buone idee. Le idee sono importanti, ti aiuteranno a diventare bravissima. Guarda l’albero disegnato sulla parete, è pieno di note musicali. Che ne pensi?
Nina: ” Che e fantastico, vorrei che fosse reale.”
IO: “Fantastico N. la fantasia e l’immaginazione ti fanno mettere insieme cose che normalmente non starebbero. Questo sta alla base delle buone idee. E del vedere il mondo sotto certi punti di vista che altri non vedono. Cosi si diventa dei bravi scienziati, dottori, musicisti, astronauti, insegnanti.”
Nina: “Teacher io ho dato dei giochi a dei compagni di scuola.”
IO: “E te li hanno ridati indietro?”
Nina: “.. .No!.. ma io ne ho tanti teacher, non li rivoglio indietro.”
IO: “Sei una bambina generosa. Ma Nina tu giochi spesso da sola a casa?
Nina: “No, ho la mia cugina con cui gioco. Lei mi segue in tutto. Con lei e stato semplice gli ho detto giochiamo? E lei mi ha risposto, certo!! Anche a scuola ho tanti amici.
IO : ” Perche sei una brava bambina simpatica, socievole con cui si sta bene. I tuoi amici ti vogliono bene, la maestra ti vuole bene, io ti voglio bene.
Nina:“Ma mio fratello non ha amici, quando parla con gli altri loro lo ignorano. Lo ignorano tutti
E…. sei una brava bambina Nina ……e sei brava a suonare il piano….. adesso finiamo la lezione Darlin.

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